Acuirei i miei lamenti, violerei i miei risvegli, ubriacherei i miei sensi, ubriacherei i miei sensi, Ho zuccherato il miele ed ho bevuto fiele
Chiediti come fai a scaldar la cena, a colui che oramai ti accarezza appena (a pena). Non stai bene cosi, non sai piu che fare. Non stai bene cosi perche
Hai le labbra tagliuzzate, chiuse a pancia in giu. Scorgi il ventre abitato, dalla sua algebrica ovvieta. Hai le labbra tagliuzzate, figlie dei tuoi
Colpisci adesso, un po? piu su del mio fallo, sempre osteggiato dai tuoi amabili dubbi che, ledono la tua sicurezza, violano la tua compostezza.
Riaffiora, brulicante e sterile, l?olezzo del ribrezzo che ho di te. Dimentica il mio caldo vin brule, dimentica i miei piedi sfregare le tue natiche
Ho provato a curare i dettagli del passante che ho dinanzi, ma l?incapacita di immedesimarmi, mi colpisce ai fianchi sino a sfiancarmi, sino a chinarmi