Ogni cosa ha il suo potere c'A? chi vende chi lo fa in tele non A? giusto farsi notare pur sapendo che dobbiam pagare Costrizioni a rette salate per
Venti gocce di antistaminico Per il mio mal di testa Le prendo dentro un bicchiere di cola E vado fuori come una bestia Mi sento strano storto e piegato
Il mio nome A? adelino e di mestiere faccio il contadino mi alzo presto la mattina e per colazione un bicchier di vino mi metto gli stivali poi indosso
Partenza riflettori accesi un balzo e siamo in pista "il domatore pretende un comportamento serio e piacente" Mi chiedo chi ha deciso i ruoli in questa
Linea sottile che passa nel tempo fra torto e ragione E un muro un confine Che e fatto da sempre di sole parole di sole parole Ci credo pero non mi
Capita che esista un limite alla decenza quando per far notizia si mette in piazza la sofferenza di chi di chi A? due volte vittima vittima di fatto
Ci son persone che non hanno scrupoli e regole e per il loro divertimento rendon la vita agli animali un tormento Li vedi andare in giro col fucile fieri
Io non posso pensare di vivere Io non posso pensare di esistere Io non posso sperare di credere Ora io posso tracciare Un interesse che capisce il suo
tu ascoltala per bene Canta, balla, grida, salta Non pensare a stare a galla Tienti stretto tra la folla Questo A? il punk che non ti molla Duffy Punk
A? tutto un correre un'abitudine una reazione all'occasione prendi tempo per respirare non raggiungere l'agitazione pensa bene prima di agire la fretta
Quando passa per le vie della cittA Tutti si voltano E i commenti su di lui e i vestiti che ha si sprecano Occhiali spessi, capelli strani e quell'aria
Duemila, la benzina in aumento Duemila, A? iniziato il tormento Duemila, c'A? l'eclissi di sole Duemila, ho il batticuore Quale sarA la grande novitA
Sarebbe bello se potessi trasformare la mi vita in un fumetto E con un colpo di matita poter rendere tutto perfetto Con la gomma in una mano posso finalmente
Si comincia la mattina alle sei Suona la sveglia, prima colazione Come tutte le mattine ormai Ci si trova davanti al portone Ore otto si va a lavorare
La mia melodia e un senso di rabbia La mia voglia bellica e un dialogo logico Che prende forma Che prende forma Le mie sensazioni si trovano intorno
Fin da piccolo il suo destino era segnato PerchA? con un nome orribile l'avevano chiamato Ma lui poverino non poteva protestare La parola non aveva non
Fermi intrappolati in una morsa che gestisce la violenza finanziata da un pensiero che e attaccato a una bandiera che separa razze e usanze religioni
C'A? una signorina, bionda e carina Che ha il pregio di essere la mia vicina Lei s'affaccia alla finestra, con l'aria soddisfatta Poi rientra in casa